Demand Response e Flessibilità Energetica negli Edifici Intelligenti 2025

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Come Risparmiare e Aiutare la Rete Elettrica

Introduzione

Nell’epoca della transizione energetica, l’aumento delle fonti rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) rende la produzione di energia più variabile. Per assicurare la stabilità della rete, non bastano più le centrali tradizionali. Serve anche flessibilità dalla domanda, ossia dagli edifici stessi. Ecco che entra in gioco il Demand Response: un insieme di meccanismi per modulare i consumi in risposta ai segnali del sistema elettrico (come prezzi dinamici o picchi di richiesta). Gli edifici intelligenti possono, ad esempio, posticipare l’accensione dei climatizzatori, caricare batterie in orari di surplus rinnovabile o ridurre i consumi quando il prezzo dell’energia è alto. Vediamo come funziona.

  1. Cos’è il Demand Response?

È la capacità di un’utenza (casa, azienda, condominio) di variare il proprio profilo di consumo elettrico, in modo volontario, per ottenere vantaggi sia economici che ambientali. In un mercato liberalizzato, un aggregatore o l’utility possono inviare un segnale di “riduzione” o “aumento” dei consumi in certe fasce orarie, remunerando i partecipanti che collaborano.

  1. Perché è Importante?
  1. Stabilità di rete: bilanciare la domanda quando l’offerta rinnovabile cala o, al contrario, sfruttare i momenti di surplus solare/eolico invece di sprecare energia.
  2. Risparmio per l’utente: chi aderisce a programmi di Demand Response (DR) può ottenere tariffe più basse o incentivi economici.
  3. Riduzione delle emissioni: meno necessità di accendere centrali a gasolio o a gas in situazioni di picco.
  1. Come Funziona negli Edifici Intelligenti
  • BEMS (Building Energy Management System): un software che gestisce riscaldamento, raffrescamento, illuminazione e carichi come la ricarica di veicoli elettrici (EV).
  • Sensori e attuatori in ogni ambiente: misurano temperatura, presenza di persone, livelli di CO₂, e permettono di modulare i dispositivi.
  • Connessione a un aggregatore: l’edificio riceve input su quando ridurre o aumentare l’assorbimento. Potrebbe, ad esempio, anticipare di un’ora la climatizzazione se la corrente costa meno oppure ritardarla se la rete è in difficoltà.
  1. Esempi Pratici di Flessibilità
  • Pompa di calore 2025: la pompa di calore per riscaldamento può essere programmata per funzionare maggiormente in ore notturne se la tariffa è bassa e l’accumulo termico in casa lo consente.
  • Accensione climatizzatori: in un edificio per uffici, se si riceve un segnale DR di 1 ora, si può spegnere o ridurre la potenza di raffrescamento, mantenendo comunque un comfort accettabile.
  • Ricarica auto elettrica: le colonnine domestiche o condominiali possono modulare la potenza di carica in base ai picchi di rete, caricando l’auto più lentamente in certi orari.
  1. Tabella: Vantaggi e Sfide del Demand Response

Vantaggi

Sfide

Riduce i costi energetici per l’utente

Richiede sistemi di controllo (BEMS) e dispositivi IoT integrati

Stabilizza la rete e integra più rinnovabili

Bisogna garantire comfort (non spegnere riscaldamento troppo a lungo)

Incentivi economici (remunerazione per la flessibilità)

Ancora poca diffusione di contratti DR in ambito residenziale

Diminuisce le emissioni totali del sistema elettrico

Servono standard di comunicazione e protocolli unificati

  1. In Italia: lo Stato dell’Arte
  • Alcuni progetti pilota (es. UVAM – Unità Virtuali Abilitate Miste) consentono a gruppi di piccole utenze di aggregarsi per partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento.
  • Per ora, la partecipazione è più diffusa nel settore industriale e terziario che nelle case. Tuttavia, con la diffusione di smart home e la ricarica EV, ci si aspetta un boom di DR anche domestico.
  • ARERA sta discutendo meccanismi tariffari più flessibili, come i prezzi dinamici orari, che spingono l’utente a gestire i consumi in base all’andamento reale della produzione (solare/eolico).
  1. Come Aderire?
  • Se sei un privato, informati sui fornitori di energia o sugli aggregatori che offrono programmi DR: potresti dover installare un contatore intelligente e un sistema di controllo (termostati smart, BEMS semplificati).
  • Se sei un condominio, potresti dotarti di un sistema di accumulo fotovoltaico condiviso e un software di gestione che regola la ricarica dei veicoli elettrici dei condòmini.
  • Verifica i possibili incentivi o sconti in bolletta legati alla partecipazione attiva.
  1. Il Futuro del Demand Response

Con l’aumento di potenza installata in fotovoltaico ed eolico, i picchi di produzione saranno sempre più frequenti. In questi momenti, i prezzi potrebbero scendere quasi a zero, incentivando l’uso di apparecchiature elettriche. Al contrario, in giornate nuvolose o senza vento, la rete potrebbe chiedere riduzioni dei consumi per evitare blackout. Gli edifici intelligenti diverranno attori centrali, potendo modulare climatizzazione, accumulo, illuminazione, e perfino scambiando dati con la rete. L’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) renderà ancora più precisa la previsione dei consumi e della produzione rinnovabile, garantendo un Demand Response puntuale e redditizio.

  1. Conclusione

Il Demand Response è una grande opportunità per chi possiede un edificio intelligente: non solo si riducono i costi in bolletta, ma si contribuisce a stabilizzare la rete elettrica e ad aumentare la quota di rinnovabili sfruttate. La flessibilità energetica diventerà un asset prezioso, per cui è bene prepararsi installando sistemi di controllo avanzati e scegliendo contratti elettrici che premiano questo approccio. Essere parte attiva della transizione significa anche aprirsi a nuove fonti di guadagno e trasformare la casa o l’ufficio in un vero hub energetico all’avanguardia.

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